Epicondilite e manipolazione del polso

Phys Ther. 2003 Jul;83(7):608-16. Manipulation of the wrist for management of lateral epicondylitis: a randomized pilot study. Struijs PA1, Damen PJ, Bakker EW, Blankevoort L, Assendelft WJ, van Dijk CN.

L’epicondilite (gomito del tennista) è caratterizzato da dolore a lato del gomito, aggravato dai movimenti del polso, dalla palpazione al lato del gomito o dalla contrattura dei muscoli estensori del polso. L’incidenza dell’epicondilite è di circa 4/7 casi su 1000 ogni anno, con un picco di incidenza nella quinta decade. In assenza di intervento i dolori da epicondilite solitamente si risolvono entro gli 8-12 mesi. Sono descritti molti interventi, tra cui il consiglio di riposo, l’utilizzo di corticosteroidi, ortesi, chirurgia, ultrasuoni, laser, massaggio. La manipolazione viene spesso utilizzata per il dolore cervicale e della schiena con lo scopo di liberare le articolazioni e rilasciare la muscolatura. In letteratura viene anche descritta la manipolazione del polso, ma non è stato dimostrato che possa essere utile nel trattamento dell’epicondilite, scopo invece dello studio proposto. Per lo studio i paziente sono stati reclutati secondo le linee guida tedesche per la diagnosi di epicondilite, con insorgenza compresa tra le sei settimane e i sei mesi. I pazienti sono stati divisi in due gruppi, uno riceveva la manipolazione del polso, l’altro ultrasuoni, massaggio, stiramento e rinforzo muscolare. Il gruppo che riceveva la manipolazione del polso era sottoposto a 2 trattamenti a settimana fino a un massimo di 9 interventi in 6 settimane (il trattamento veniva interrotto non appena il dolore fosse cessato). La manovra era una tecnica ad alta velocità e bassa ampiezza ed era condotta da un terapista con esperienza. Il gruppo di controllo riceveva 9 sessioni di trattamento che comprendevano: 7 minuti e mezzo di ultrasuoni, 10 minuti di massaggio ed esercizi di allungamento e rinforzo muscolare da eseguire a domicilio due volte al giorno. Quando il paziente risultava asintomatico il trattamento veniva interrotto. I parametri valutati erano il generale miglioramento della sintomatologia lamentata, la presenza di dolore nella presa e la dolorabilità alla palpazione. Dopo la terza settimana di trattamento è emersa una differenza tra i due gruppi, con maggiore beneficio ottenuto nel gruppo trattato con manipolazione del polso. 8 su 13 soggetti appartenenti al gruppo di manipolazione hanno infatti dichiarato un netto miglioramento o una completa remissione della sintomatologia, rispetto ai 3 soggetti su 15 del gruppo di controllo. Al follow up a 6 settimane nel primo gruppo il dolore era diminuito in media di 5.2 punti rispetto al secondo gruppo in cui in media era diminuito di 3.2 punti. Sembrerebbe quindi che la manipolazione del polso abbia effetti maggiormente benifici sull’epicondilite rispetto a un trattamento che prevede ultrasuoni, massaggio ed esercizi muscolari nel breve termine.

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