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Musicalmente stimolati

Quale ruolo svolge la musica nello sviluppo del bambino?

Sin dal quinto e sesto mese di gravidanza, con lo sviluppo dell’orecchio, il feto inizia a percepire i primi suoni che rappresentano il ponte di collegamento con la vita esterna. La voce della mamma e del papà vengono ascoltate prima della nascita, portando il neonato a provare emozioni e sensazioni di tranquillità nell’udirli.

Ma come possiamo stimolare i nostri bambini ritmicamente? I primi giochi sonori avvengono durante i primi mesi di vita, il rumore provocato dagli oggetti che cadono, i suoni prodotti dai sonagli, piuttosto che le semplici voci del mondo circostante.

Un’ attività specifica che può in miglior modo incanalare le energie sonore, è l’atelier musicale: un esercizio ludico che può essere applicato sin dal nido e il cui interesse nasce dall’unione tra la ricerca ORFF e la tecnica riabilitativa del maestro Bianchi.

L’idea di base è quella di procurare una “ dimensione musicale” nel quale il bambino prenda coscienza di sé, attraverso:

  • la stimolazione dei sentimenti;
  • la promozione di attività multisensoriali;
  • il miglioramento dello schema-corporeo;
  • lo sviluppo della coordinazione oculo manuale e della motricità fine.

Una proposta musicale, molto semplice da poter realizzare, è mostrare ad un bambino uno strumento musicale, senza indicargli il suo funzionamento; il primo approccio sarà quello di scoprire e osservare cos’è quello strano oggetto. Il bambino lo userà nei modi più improbabili, ma grazie ad esso imparerà la differenza tra il silenzio e il suono.

La musica accompagna i nostri bambini nella loro crescita e li aiuta anche a potenziare la coordinazione oculo-manuale e la manualità fine, prerequisito indispensabile per la scrittura.

Non ci rimane altro da fare che alzare il volume e stimolarci musicalmente!

 Dott.ssa Chiara Codispoti

Educatrice e Rieducatrice del gesto grafico

Il Gioco dei Travestimenti

Allacciarsi le stringhe, abbottonarsi la camicia e tirare la zip, sono esercizi quotidiani che noi adulti eseguiamo in modo semplice e automatico. Ma anche per i nostri bambini risulta tutto così semplice e automatico? La risposta è no! Ognuna di queste azioni è complessa e va stimolata opportunamente, perché coinvolge non solo la motricità delle nostre mani, ma anche le nostre emozioni e i nostri vissuti.

Proprio per questo motivo, un gioco semplice da proporre a casa è quello dei “ travestimenti”. Il materiale che occorre reperire è semplice: vecchie maglie, foulard, pantaloni, gonne, calze, scarpe con e senza lacci e per i più temerari cappelli e trucchi.

Per meglio organizzare questa attività conviene utilizzare un grande recipiente dove riporvi il tutto, questa scatola deve essere collocata alla portata dei bambini, e per chi ne ha la possibilità, creare un angolo per il “gioco dei travestimenti” con annesso uno specchio posto ad altezza bambino.

Questo permetterà di sviluppare non solo la parte motoria ed emotiva del bambino, ma sarà un’ occasione per migliorare la conoscenza del sé corporeo, la cui scoperta è importante sin dalla tenera età. Inoltre consentirà di aprirsi al gioco imitativo, importante per la creatività e la comprensione del mondo e della realtà.

Lo sviluppo di quest’ attività non ha regole precise, il bambino aprendo il contenitore sarà libero di scegliere cosa indossare, seguirà quello che la sua fantasia lo porterà a creare.

L’ideale è proporre questo gioco in un momento tranquillo della giornata, in cui i piccoli possono sbizzarrirsi e inconsapevolmente esercitarsi nella motricità fine, particolarmente importante per la futura scrittura.

E allora….buon travestimento a tutti!

Dott.ssa Chiara Codispoti

Educatrice e Rieducatrice del gesto grafico

Guardare con le mani

“ Non toccare!” quante volte i bambini si sentono ripetere questa imposizione? Diremmo mai ai nostri ai nostri figli di non sentire, mangiare o annusare?

Sin da piccoli conosciamo la realtà attraverso il “sentire”, un bambino quando gattona tocca le fredde piastrelle, il soffice tappeto, il calore di un corpo materno e da questa esperienza impara moltissimo.

Come stimolare dunque questo senso? Uno strumento che si può facilmente proporre è quello delle tavole tattili, che permettono di affinare il tatto e di imparare a discriminare i vari materiali. In particolare un oggetto costruito su una base rigida ( compensato o cartone) su cui vengono applicati materiali differenti. Quest’attività non ha uno scopo puramente ludico ma anche didattico, dunque deve saper stimolare la curiosità e l’interesse dei nostri piccoli.

Si possono creare con materiali differenti, reperibili facilmente in casa: pasta di diverso formato, sabbia, conchiglie, tessuti morbidi ( lana) o freddi e lisci ( seta), tappi di sughero, carta stagnola e carta crespa. Una volta recuperato il materiale procediamo nell’attaccarlo su tavole di compensato o cartoncini con filigrana spessa.

Un importante criterio nella scelta dei materiali è la sua associazione con un oggetto da rappresentare, ad esempio, la carta stagnola  può rappresentare l’acqua fredda e liscia, la lana può legarsi al calore, la sabbia al terreno, la seta può ispirare leggerezza.

Dunque il tatto non si limita alla semplice manipolazione di un materiale, ma ne evoca sensazioni e produce i primi tasselli dell’apprendimento sensoriale.

Come utilizzare queste tavole?  Si possono dare in mano al bambino, ma consiglio, di sperimentarle anche con i piedi, facendoli passeggiare da una tavola all’altra e scoprendo tutte le sensazioni, come una matriosca che aprendosi rivela nuove piccole statuette.

Quest’attività servirà anche come potenziamento della motricità fine e ovviamente della muscolatura della mano, tanto importante nell’apprendimento dell’impugnatura di uno strumento grafico e nella successiva fluidità della scrittura.

Insegniamo quindi ai bambini a vedere non solo con gli occhi ma anche con le loro mani e i loro piedi.

Dott.ssa Chiara Codispoti

Educatrice e Rieducatrice del gesto grafico

Piccoli Cuochi Crescono

 “Mia mamma mi ha detto che i due più importanti utensili da cucina sono attaccati alle braccia… non si può mescolare le polpette di carne con un cucchiaio di legno: lì ci arrivano solo le dita sporche”.
(Rachael Ray)

Questa citazione fa riflettere su quanto sia importante coinvolgere i bambini nella creazione delle nostre ricette, dalla più semplici alle più complesse. Cucinare non significa solo mangiare, ma toccare, sbriciolare, versare, sbucciare… tutte attività che coinvolgono uno degli strumenti più belli che abbiamo in dotazione: le mani.

Le mani hanno grandi potenzialità spesso inespresse o non stimolate, attraverso il cucinare, attività creativa divertente e perché no, confusionaria, possiamo svilupparle.

Pensiamo al versare della cioccolata calda con un cucchiaio in una ciotola, sviluppa una della competenze più importanti della mano, la coordinazione oculo-manuale ( sempre se i nostri bambini non se lo mangiano tutta prima di versarla!).Oppure preparare l’impasto per i biscotti, permette di potenziare la motricità fine, un requisito indispensabile per la scrittura.

Visto all’ora quanto è importante sbizzarrirsi in cucina con i bambini, vi consiglio una ricetta da fare con loro: sono i “cake pops” ( lecca- lecca di pan di spagna).

PER IL PAN DI SPAGNA:

  • 6 uova
  • 180 g di zucchero
  • 240 g di farina
  • Buccia di limone grattugiata

PER I CAKE POPS :

  • 6 cucchiai di confettura ( il gusto che preferite)
  • 200 g di cioccolato fondente
  • 200 g di cioccolato al latte
  • Zuccherini
  • Codette colorate
  • Farina di cocco

cuochi

PER IL PAN DI SPAGNA

  1. Unite le uova con lo zucchero : mostrate al bambino come si fa è fategli provare a girare il cucchiaio nella ciotola, questo movimento è utile per l’apprendimento delle forme rotonde;
  2. aggiungete la buccia di limone e la farina setacciata, unendola al composto;
  3. versate il tutto in una tortiera imburrata: il pezzo di burro ricopre un ruolo importante sia per la manipolazione che per la coordinazione oculo-manuale; e cuocetela a 180 ° per 45 minuti.

PER I CAKE POPS

  1. Fate sbriciolare il pan di spagna dal vostro bambino, si divertirà tantissimo! E aiutatelo ad incorporare la marmellata con il composto preparato;
  2. formate insieme tante piccole palline, ciò permette lo sviluppo della motricità fine, e mettetele nel freezer per 30 minuti;
  3. fondete i due cioccolati a bagno maria;
  4. fate vedere ai vostri bambini come infilare i cake pops negli stecchini, ciò incrementa la coordinazione oculo- manuale ;
  5. passateli prima nel cioccolato e poi nelle codette o negli zuccherini a seconda della vostra creatività, un buon allenamento per il polso, protagonista nella futura scrittura;
  6. lasciateli asciugare in posizione verticale per 30 minuti in frigo.

Dunque dietro una semplice e divertente ricetta, si nascondo tanti piccoli esercizi fondamentali per potenziare le abilità manuali, che sono strettamente connesse al disegno e alla futura scrittura.

E allora…benvenuti piccoli cuochi!

Dott.ssa Chiara Codispoti

Educatrice e Rieducatrice del gesto grafico

Il mondo della manipolazione

“Toccare, schiacciare, premere, appallottolare e mischiare”

Sono attività di manipolazione, un mondo questo ricco di idee che permettono ai nostri bambini di conoscere ciò che le loro manine possono e riescono a fare.

Questa attività coinvolge i bambini dai primi mesi di vita, essi sperimentano il mondo circostante proprio attraverso il senso del tatto, e in particolare, nel primo approccio con la pappa.toccare

Quante volte abbiamo negato ai nostri piccoli di toccare e schiacciare la loro prima pappa? Se pensiamo a quale senso è coinvolto nell’ assaggiare il cibo, ci viene subito in mente il gusto, in realtà il senso del tatto ricopre un ruolo altrettanto importante.

Un consiglio alle mamme più avventurose ( poi capirete il perché): provate a mettere un cucchiaio di ciò che gli avete preparato in una ciotolina accanto a quella della pappa di vostro figlio, e nel mentre lo imboccate stimolatelo a giocare con essa ( ovviamente il cibo potrà andare in giro, ma anche questo è un buon modo per comprarsi una tovaglia nuova!).

La stimolazione tattile, prodotta dalla manipolazione può avvalersi di tante risorse “naturali”, un esempio: mentre impastate la pizza, vostro figlio può aiutavi a tirare la pasta e senza accorgervene otterrete due risultati con un solo gesto, fortificare le sue dita e preparare un’ottima cena.

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Manipolare è un’ attività che si nasconde nelle cose di ogni giorno, un altro gioco è quello di lasciargli toccare della farina bianca o del pangrattato dentro un piatto fondo, mentre magari voi impanate le bistecche per il pranzo; la stessa cosa la potete fare con le polpette, chiedete a vostro figlio di creare delle palline più o meno grandi che stimoleranno al contempo, la muscolatura del palmo della mano e la sua fame.

Dunque questo mondo, vi permetterà di attivare le parti più importanti della motricità fine, che sono fondamentali per la scrittura e contemporaneamente vi aiuterà a passare dei momenti divertenti con il vostro piccolo.

Dott.ssa Chiara Codispoti

Educatrice e Rieducatrice del gesto grafico

Impariamo a travasare

Un gioco per stimolare la coordinazione oculo-manuale:
Dareste mai in mano ai vostri bambini un  recipiente pieno d’acqua?Immagino che tutti rispondereste di “No”! In realtà vi stupirebbe sapere quanto questo, possa essere un gioco utile per stimolare il senso-motorio del bambino esercitandone la coordinazione oculo-manuale e l’attività fine-motoria.Questo esercizio, anche detto “gioco dei travasi” viene proposto generalmente nei nidi, a partire dal primo anno di vita. A seconda dell’attività infatti ci si può sbizzarrire con materiali di forme e dimensioni differenti, spostandoli da un recipiente ad un altro.

Un esempio? Pasta di formati grandi (conchiglioni), fagioli, riso e ceci, per un travaso di tipo solido; mentre acqua e colori naturali per un travaso di tipo liquido.

L’attività proposta dovrà essere realizzata a tavolino, all’interno di un contenitore capiente con lati alti, dando a disposizione del bambino un oggetto alla volta per poter realizzare il travaso con il materiale a disposizione; un consiglio: date un solo oggetto alla volta in modo da farlo sperimentare il più possibile con esso, evitando così ulteriori distrazioni.

Il ruolo dell’adulto è quello di mostrare un esempio del primo possibile travaso, lasciando poi il bambino giocare e “pasticciare” con ciò che gli abbiamo proposto. Sicuramente l’ordine e la pulizia non fanno parte di questo gioco, dunque rilassatevi e godetevi i primi travasi del vostro bambino.

Buon divertimento a tutti!

 

Dott.ssa Chiara Codispoti

Educatrice e Rieducatrice del gesto grafico